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Florianopolis _ Morro da Cruz
tesi relatori_pozzi_fabietti
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La proposta progettuale, coerentemente con le direttive della legislazione brasiliana, intende promuovere la rigenerazione urbana delle favelas del Morro da Cruz a Florianópolis (SC - Brasile). 


Le analisi storiche e urbanistiche, supportate da un sopralluogo durante l'elaborazione della tesi, hanno evidenziato come principali criticità dell'area: l’assenza di spazi pubblici, la carenza di attività economiche e la chiusura culturale. 
La visione guida prevede quindi l'eliminazione di tali fattori attraverso una rete di interventi a diverse scale e in più fasi temporali. Questi prevedono l’apertura verso l’esterno, attraverso interventi di riqualificazione e rigenerazione, degli accessi e dei percorsi esistenti, dei vuoti urbani lungo tali percorsi [denominati microaree attrezzate] e la creazione di spazi collettivi [denominati macroaree] riconoscibili per i temi che in esse vengono sviluppati. Ognuno di questi interventi prevede l’inserimento di attività economiche e produttive, oltre che sociali e culturali, con lo scopo di rendere economicamente indipendente e competitiva l'area e la popolazione interessata dal nostro studio. 
Il progetto prevede anche la realizzazione di una filovia con lo scopo di favorire l’accessibilità dall’esterno e la comunicazione tra le comunità insediate all’interno del perimetro del Morro da Cruz, con costi di realizzazione relativamente bassi e vantaggi comportati dalla riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico. 
I punti chiave, secondo i quali la visione guida agisce, sono: 

Qualità ambientale e risorse efficienti: 
- Il progetto utilizza l’orientamento dei siti per massimizzare l’efficienza energetica e la combinazione di sistemi attivi e passivi. Comprendono elementi che favoriscono la ventilazione naturale, l’irraggiamento controllato delle strutture e il drenaggio e il riciclo delle acque piovane. Gli edifici non si inseriscono in modo forzato nell’orografia del terreno, ma ne seguono l’andamento. 

Impatto estetico e contestualizzato: 
- I siti sono trasformati da luoghi inaccessibili e ad alto rischio in luoghi attrattivi e produttivi. Le infrastrutture e gli edifici di progetto sono legati tecnologicamente ed esteticamente alle tradizioni costruttive locali, ma ne risolvono le criticità e i rischi. 

Compatibilità e prestazioni economiche: 
- La realizzabilità del progetto prevede prevalentemente l’uso di materiali e tecnologie locali, che possono coinvolgere gli abitanti delle comunità nel senso di autocostruzione, e il pubblico per gli interventi più ampi. Ogni progetto prevede la realizzazione di un sistema di produzione e commercio: alimentare, artigianale, e artistico, che produca nuova economia nel sito. 

Innovazione e trasferibilità: 
- Il progetto, partendo dallo studio storico e antropologico di questi luoghi, e dallo studio morfologico del territorio, non intende proporre un nuovo stile di vita e progettuale nei confronti di quelli che sono definiti insediamenti informali, bensì intende far emergere tutte le potenzialità che queste comunità possiedono. I sistemi innovativi sono studiati per essere applicati e trasferiti a tecnologie che sono proprie di questi luoghi, con il fine di migliorarne la sicurezza e la capacità di attrarre utenza esterna. 
Le microaree hanno lo scopo di rendere più agevole la percorribilità delle strade all’interno della favelas. Queste possono essere delle semplici aree di riposo o essere attrezzate come delle micro-piazze con servizi di vendita di prodotti locali o altre funzioni di ricreazione. La loro posizione è strategica rispetto alla pendenza della strada e alla mancanza di attrezzature per la percorribilità di queste, infittendosi dove si presentano tali situazioni o diradandosi dove il tracciato stradale è già fornito di tali servizi. 
Le macroaree, individuate in aree strategiche per la loro posizione rispetto agli assi stradali, alle fermate della filovia e alla funzione che attualmente viene riconosciuta a tali aree dagli abitanti delle comunità, hanno lo scopo di soddisfare la mancanza di spazio pubblico di aggregazione delle comunità e di far sviluppare un’economia interna a partire dalle tradizioni locali. Questo ha lo scopo di rendere la popolazione economicamente indipendente e competitiva, così da preservare le qualità degli insediamenti informali partendo da chi vi abita.

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